3 aprile 2012

Dall’India target d’efficienza per il comparto produttivo


(Rinnovabili.it) – Mentre la Missione Solare procede spedita e la Ricerca stima un potenziale eolico nazionale tale da poter sviluppare oltre 3mila GW di potenza, il Governo indiano allarga i propri orizzonti e decide di incrementare la propria politica di efficienza energetica. Nuova Delhi attraverso il proprio Dipartimento dell’energia ha dato formalmente il via ad un programma di risparmio energetico nazionale che impone obiettivi e target precisi a imprese, come la Reliance Industries o la Tata Steel.
Per ridurre l’ormai esorbitante consumo di carburanti fossili, il Paese ha imposto a 563 strutture produttive, quali ad esempio raffinerie di petrolio, impianti siderurgici e cartiere, cementifici ed impianti tessili, di migliorare la propria efficienza energetica. L’industria avrà tre anni di tempo per adeguarsi alle nuove regole e agli standard governativi e traghettare così l’India al di fuori del podio delle nazioni più energivore a livello globale.
All’interno di ogni settore, solo gli impianti che utilizzano più di una specifica quantità di energia sono stati inclusi nell’elenco. Questi impianti contano nel dettaglio circa un terzo dell’energia totale consumata e sono anche le strutture ad oggi in grado di ottenere i maggiori miglioramenti sul fronte dell’efficienza energetica. Entro il 2015 dovranno quindi dare un sostanzioso taglio ai propri consumi, con la possibilità di ottenere una sorta di crediti per i risparmi in eccesso rispetto al proprio target. Le aziende possono acquistare e vendere i crediti per soddisfare i loro obblighi e secondo le stime dello stesso governo, il programma potrebbe far raggiungere i 740 miliardi di rupie (circa 15 miliardi di dollari) ogni anno in cinque anni.

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