11 aprile 2012

Il bio-olio americano che spodesterà il petrolio



(Rinnovabili.it) – Perfettamente in linea con quanto sostenuto dal Presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, il Dipartimento all’Energia americano metterà a disposizione 15 milioni di dollari per dimostrare come, miscelando oli prodotti dalla biomassa con i combustibili tradizionali, sia possibile ridurre la dipendenza satunitense dal petrolio, diversicare il portafoglio energetico e al contempo creare nuovi posti di lavoro. La particolarità di questi combustibili interamente rinnovabili, conosciuti come “bio-oli”, è la loro capacità di integrarsi nei processi di raffinazione tradizionali senza richiedere modifiche né alle esistenti reti di distribuzione di carburante né ai motori delle autovetture. Nel corso del 2012 il Dipartimento finanzierà una decina di progetti per testare i prototipi di bio-olio nelle raffinerie esistenti e valutare gli aspetti tecnici ed economici dell’operazione. Le materie prime utilizzate per produrre i prototipi di bio-olio comprendono alghe, mais, frumento, colture energetiche e scarti legnosi.
L’obiettivo, nel medio termine, sarà quello di stabilire quali requisiti debba avere il bio-olio in questione per essere immesso sul mercato. “Guidare l’innovazione attraverso investimenti mirati che possano accelerare lo sviluppo di una nuova generazione di biocarburanti – ha detto il Ministro all’Energia, Steven Chu – significa mgliorare la strategia energetica nazionale, proteggendo le famiglie e le imprese americane dagli alti e i bassi del mercato mondiale del petrolio”.

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