13 aprile 2012

Dai residui del biogas il concime del futuro



(Rinnovabili.it) - Ricercatori provenienti da Germania e Ungheria hanno messo a punto nuovi pellet “viventi” in grado di allontanare i parassiti dalle coltivazioni agricole. In questo modo, senza danneggiare l’ambiente, si riuscirà a produrre un fertilizzante per le piante in grado di favorire la crescita di coltivazioni biologiche. Questi pellet, composti da cianobatteri e da residui di fermentazione di strutture per il biogas, eviteranno l’utilizzo di prodotti chimici in agricoltura con vantaggi ambientali e per la salute.
Grazie al lavoro degli scienziati dell’Istituto Fraunhofer di ingegneria interfacciale e biotecnologia (IGB), che hanno collaborato con i ricercatori dell’Università dell’Ungheria occidentale di Mosonmagyaróvár, si potranno trarre da questi pellet innovativi vantaggi per tutti.
“I pellet consistono principalmente in residui di fermentazione della produzione di biogas, ma contengono anche uno 0,1% di cianobatteri,” ha specificato la dott.ssa Ulrike Schmid-Staiger, group manager presso l’IGB.
Degradando i cianobatteri presenti nel pellet, la flora del terreno permette il rilascio di un particolare odore che allontana i parassiti. Posizionati intorno alle piante, i residui del biogas permettono quindi di riciclare gli scarti favorendo al contempo la crescita delle coltivazioni biologiche. Le sperimentazioni eseguite in laboratorio, effettuate “asciugando” i cianobatteri e mischiandoli ai residui di fermentazione prelevati da aziende agricole eco-certificate nelle quali il concime naturale viene decomposto in biogas, sono poi stati compressi formando il pellet. Il concime, testato in coltivazioni in Spagna e in Ungheria ha dimostrato la sua efficacia allontanando i parassiti dalle piante e permettendo alla coltivazione di svilupparsi fino a completa maturazione del raccolto.

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