11 aprile 2012

Incentivi alle rinnovabili, l’attesa è finita?



(Rinnovabili.it) – Il tempo delle attese per i nuovi incentivi alle rinnovabili potrebbe essere finito. Già questo pomeriggio infatti il ministro dell’Ambiente Corrado Clini dovrebbe presentare, con il ministro dello Sviluppo, quello che egli stesso non esita a definire “il risultato di un lavoro assolutamente complicato” per la rimodulazione e la conferma delle tariffe alle energie verdi italiane. L’annuncio arriva a margine dell’inaugurazione di un impianto fotovoltaico insieme al sindaco di Roma, Gianni Alemanno. Il lavoro fra i due dicasteri ha appianato le possibili divergenze raggiungendo così “una base comune”.  Base che secondo Clini “conferma il ruolo delle rinnovabili nel sistema energetico nazionale coerentemente con le direttive europee. Ora i provvedimenti saranno trasmessi alla conferenza unificata dove ci confronteremo con le regioni e con i comuni”.
In attesa di conoscere il contenuto delle norme nella loro forma definitiva, il ministro dell’Ambiente ha tenuto a ricordare come l’Italia, nonostante la crisi “che morde sia nel settore pubblico che nel privato”, continui a dimostrare una spiccata capacità e disponibilità ad investire nel settore delle rinnovabili. A dimostrarlo sono oggi soprattutto le richieste di strumenti quali il fondo rotativo del protocollo di Kyoto e il bando per l’energia solare nelle scuole.
D’altra parte, che il comparto rappresenti un elemento chiave del sistema Paese non lo nega neppure il ministro Passera, nonostante la posizione critica assunta fino ad oggi nei confronti del segmento. “Le energie rinnovabili sono un pezzo importantissimo della strategia energetica italiana […] vogliamo non solo raggiungere ma superare gli obiettivi europei sulle emissioni” Sviluppo che per Passera, intervenuto oggi al Quirinale alla presentazione del progetto ‘GSE. Energie per il sociale’, necessita ora di una ferma strategia anti sprechi. “In questi giorni presenteremo le modifiche per la crescita del settore dettate dal buonsenso. Dobbiamo puntare ad essere europei sia come obiettivi ma anche a livello di incentivi”. L’obiettivo, ha spiegato il ministro è quello di “portare l’Italia ad un livello di efficacia e di efficienza energetica che non ha ancora raggiunto”.

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