20 aprile 2012

Bioedilizia sempre più efficiente a Rimini


(Rinnovabili.it) – E’ stata costruita a Rimini la prima “Casa Bio Compatibile+”, che grazie alla qualità costruttiva, ha raggiunto il massimo della prestazione energetica richiesta dal Protocollo sulle Misure Volontario sulla Bioedilizia, redatto dal Comune, quale strumento indispensabile per intraprendere la strada verso la sostenibilità. Battezzata con il nome “Gaia”, la residenza emiliana grazie ai notevoli risultati raggiunti, ha beneficiato dei diversi incentivi messi a disposizione del comune, risparmiando in termini economici il 50% sugli oneri di urbanizzazione secondaria e in campo edilizio scomputando dalla superficie utile circa 108 mq su di un totale di 660mq, compensando ampiamente il maggior costo di costruzione risultato dall’utilizzo di materiali innovativi ecosostenibili e di elevata qualità.
Distribuito su cinque piani per nove unità abitative, la residenza consumerà meno di 1/3 rispetto alle normative attualmente in vigore in Emilia Romagna, tra le più restrittive a livello nazionale, utilizzando l’energia pulita prodotta dagli impianti rinnovabili di cui è stata dotata: pannelli fotovoltaici per una produzione di 5,1 kiWp6 collettori solari sottovuoto ad alta efficienza che consentiranno di risparmiare oltre il 70% dell’energia per il riscaldamento dell’acqua calda, accumulo e trattamento delle acque piovane che serviranno per il raffrescamento estivo alimentando una fontana esterna ed irrigando una parete verticale di verde pensile collocata a sud, che oltre a creare una parete naturale di isolamento termico, innalza la qualità costruttiva dell’edificio.
Grazie al notevole impegno portato avanti nel corso degli ultimi anni, il numero degli edifici presentati al Comune di Rimini per candidarsi alla certificazione MVB sta aumentando, dando nuovo risalto alla qualità costruttiva.
“Da ora in avanti con le nuove Misure Volontarie sulla Bioedilizia potranno essere incentivati solo edifici che puntano alle prestazioni definite dalle ultime direttive comunitarie – ha affermato l’assessore alle Politiche Ambientali ed Energetiche Sara Visintin – ovvero gli edifici a consumo “quasi zero” e con la produzione di energia da fonte rinnovabile superiore al 50% di tutti i consumi energetici dell’edifico (estivi, invernali ed elettrici)”.

Nessun commento:

Posta un commento