20 aprile 2012

Vapori di benzina, più vicini al nuovo Decreto legislativo



(Rinnovabili.it) – I vapori di benzina emessi durante il rifornimento dei veicoli a motore nelle stazioni di servizio dovrebbero essere recuperati per limitare l’emissione nell’atmosfera di sostanze inquinanti come il benzene e l’ozono troposferico. A stabilirlo, la Direttiva europea2009/126/CE che rientra nel quadro del sesto programma comunitario di azione per l’ambiente, adottato nel luglio 2002. Il testo del decreto legislativo con cui l’Italia darà recepimento alla norma comunitaria ha compiuto ieri un altro passo in avanti verso la pubblicazione in Gazzetta. Dopo l’ok ricevuto dal Consiglio dei ministri, su proposta dei ministri dell’Ambiente e delle Politiche europee, di concerto con i ministri della Salute, della Giustizia, degli Affari esteri, dell’Economia e delle finanze, lo schema è passato in mano alla Conferenza Unificata che ha espresso parere favorevole, condizionato però all’accoglimento delle proposte emendative.
Secondo le osservazioni delle Regioni e delle Provincie autonome “i nuovi impianti di distribuzione di benzina e in quelli esistenti soggetti a ristrutturazione completa devono essere equipaggiati con i sistemi di recupero dei vapori di benzina conformi ai requisiti previsti” “rispettare i relativi obblighi di controllo […] se: a) il flusso è superiore a 500 m3/anno; b) il flusso è superiore a 100 m3/anno e sono situati in edifici utilizzati in modo permanente come luoghi di residenza o di lavoro”. Ricordiamo che l’obbligo introdotto con il decreto si estenderà poi, entro il 2018, agli impianti di distribuzione esistenti che hanno un flusso di benzina superiore a 3000 m3/anno. Questi sistemi devono avere un’efficienza di cattura dei vapori di benzina pari o superiore all’85% e un rapporto vapore/benzina compreso tra 0,95 e 1,05 (sistemi di recupero dei vapori di fase II).

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