Solita storia all’italiana: i soldi pubblici dei cittadini vengono utilizzati per opere che non si effettuano e quindi, per riparare al maltolto, si provvede ad elargire nuove cascate di freschi milioni di euro, ovviamente, manco a dirlo, rigorosamente pubblici. E anche questa volta non si parla di bruscolini: sarebbero infatti in arrivo ben 28 milioni di euro per eseguire quelle bonifiche che non sono mai state fatte per il G8 a La Maddalena.La Protezione Civile in quell’occasione aveva affidato l’incarico di bonificare il tratto di mare dell’ex arsenale a delle ditte subappaltanti; peccato che quelle stesse bonifiche non sono mai state eseguite, tanto che ad oggi l’area da ripulire si sarebbe addirittura ampliata, passando dai sette ettari di fondali da bonificare ai dodici attuali. Insomma proprio un bel caos, dove l’unica certezza per il momento è soltanto quella del sacrificio chiesto ai cittadini italiani.Rimangono invece tanti i dubbi da risolvere: da un lato resta aperta l’annosa questione di appalti e favori per cui dal 23 aprile saranno sotto processo a Perugia Bertolaso, Balducci, Anemone e presunti soci in affari a La Maddalena, dall’altro resta ricco di interrogativi il problema ambientale dell’area da bonificare, a causa degli inevitabili tempi molto lunghi per l’inizio dei lavori e i mille imprevisti da fronteggiare.per quanto riguarda i particolari del finanziamento non si sa ancora tanto; l’unica cosa certa è che a gestire questi fondi saranno tre soggetti: il Comune di La Maddalena che in tutti questi mesi si è battuto per non perdere i fondi, la Regione Sardegna e (ancora una volta) la Protezione Civile.
2 aprile 2012
Quando i cittadini pagano due volte: in arrivo 28 milioni di euro per le bonifiche a La Maddalena
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